Se stai pensando di comprare un apparecchio acustico e ti chiedi cosa succede dopo l’acquisto, quanto tempo sarà necessario per abituarti e se comincerai subito a sentire bene o avrai dei fastidi, qui ti spieghiamo nel dettaglio tutto quello che succede dopo l’acquisto. Ma cominciamo dall’inizio.
I tipi di apparecchi acustici
Esistono diversi tipi di apparecchi acustici: retro auricolari che si indossano dietro il padiglione o intrauricolari che si inseriscono all’interno del condotto. Oppure apparecchi acustici si differenziano per il tipo di ricarica: ci sono quelli alimentati con le pile usa e getta e quelli dotati di un caricatore proprio come quello di un cellulare.
Qualunque sia il tipo di apparecchio acustico scelto il percorso di adattamento è simile per ogni modello.
Cosa fare prima dell’acquisto
La scelta e l’acquisto di un apparecchio acustico devono essere fatti con attenzione, prendendo in considerazione diversi fattori, primo fra tutti il quadro audiologico del paziente. Per questo è necessario un esame audiometrico che inquadri esattamente la perdita uditiva del paziente, sulla quale viene regolato l’apparecchio acustico.
Anche lo stile di vita del paziente è fondamentale per la scelta dell’apparecchio acustico. Chi non ha specifiche esigenze, non ha un vita estremamente attiva può scegliere un modello base senza particolari funzioni, che permetta comunque un’ottima qualità di ascolto. Chi invece ha una vita più intensa, chi è ancora attivo lavorativamente, chi parla lingue straniere, chi è spesso fuori casa può orientarsi verso modelli tecnologicamente più avanzati, ricaricabili, con funzioni di streaming wifi.
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Cosa succede dopo l’acquisto
Una volta scelto l’apparecchio acustico adatto alle proprie esigenze, questo viene regolato sulla base dei risultati del test dell’udito per adattarsi alla propria perdita uditiva. Questa operazione viene fatta da un audioprotesista, uno specialista che tramite un software dedicato imposta i livelli di amplificazione dell’apparecchio acustico per ogni frequenza.
In genere le prime regolazioni sono ‘sottodimensionate’ vale a dire che l’amplificazione non è regolata la massimo livello, per consentire al paziente un’introduzione graduale dei suoni. Infatti chi è rimasto per lungo tempo in privazione sonora, ha bisogno di abituare progressivamente l’udito.
La prima sensazione di chi indossa gli apparecchi acustici è quella di stupore e di riscoperta di suoni ormai dimenticati, come il fruscio della carta, la voce bisbigliata e tanti altri flebili suoni che prima non si percepivamo.
Come ogni novità introdotta nella propria quotidianità, anche l’apparecchio acustico potrebbe causare un fastidio temporaneo. Il consiglio è sempre quello di parlarne con il proprio audioprotesista e di essere pazienti nei primi giorni di utilizzo e di indossarli con continuità per permettere all’orecchio di adattarsi.
Il periodo di adattamento
Dopo la prima regolazione di base sono necessari aggiustamenti periodici per configurare gli apparecchi acustici fino alla regolazione finale che si ha generalmente dopo 30 giorni dall’acquisto. Questo tempo è soggettivo e dipende anche dal grado di sordità. Alcuni pazienti necessitano di più tempo, alcuni meno, ma in media questo è il periodo necessario per la maggior parte delle persone.
Durante i primi 30 giorni sono necessarie sedute di regolazione e di adattamento periodiche, con una frequenza di 10 giorni, durante le quali l’audioprotesista verifica le sensazioni del paziente e regola di conseguenza i livelli dell’apparecchio acustico per portarli al valore ottimale.
Queste sedute sono anche importanti per spiegare al paziente come gestire i propri apparecchi acustici, come sostituire le pile, come fare la pulizia fai da te, particolarmente importante per la durata e l’efficienza del proprio apparecchi acustico.
Dopo il periodo di adattamento
Trascorsi i 30 giorni l’apparecchio acustico è ben configurato e il paziente è in grado di portarlo con ottimo beneficio. Dopo questo periodo e bene mantenere alcuni incontri di controllo e regolazione, ma con una frequenza inferiore, in genere ogni tre o quattro mesi. Il numero di questi incontri dipende dalla capacità del paziente di fare la corretta manutenzione degli apparecchi acustici. I pazienti particolarmente autonomi possono effettuare i controlli anche solo due volte all’anno nei quali si verifica la funzionalità dell’apparecchio e se necessario si ripetono i controlli audiologici per verificare che i dati audiometrici siano invariati. In caso contrario si adegua la regolazione al nuovo quadro audiologico.
In alcuni casi gli incontri periodici possono essere effettuati anche in videoconferenza e le regolazioni possono essere fatte da remoto se l’apparecchi acustico lo consente.
Quando si acquista un apparecchio acustico online chi fa la regolazione?
Per la legge italiana, la regolazione dell’apparecchio acustico deve essere sempre fatta presso un centro acustico qualificato, dunque dopo l’acquisto online sul nostro sito è necessario prenotare la regolazione presso il nostro centro di Milano.
La durata di un apparecchio acustico
Qualsiasi apparecchio acustico, di qualsiasi tipologia o modello di ricarica ha una vita media di cinque o sei anni. Dopo tale periodo è consigliabile sostituirlo con un nuovo modello più avanzato. La tecnologia audio protesica è in continua evoluzione e periodicamente vengono messi sul mercato apparecchi acustici con nuovi processori a vantaggio di un ascolto migliore e più naturale.
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