Apparecchi acustici di ultima generazione: tutte le caratteristiche

apparecchi acustici ultima generazione

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I moderni apparecchi acustici sono un concentrato di tecnologia. Le grandi case produttrici investono continuamente in ricerca e sviluppo per proporre soluzioni sempre più piccole ed evolute.

Un po’ di storia

Il primo apparecchio acustico della storia si può far risalire al 1600. Era un ”orecchio” in metallo da applicare agli orecchi. Le cosiddette ‘trombe acustiche’ hanno fatto la loro apparizione nel 1800. Erano dei coni principalmente in metallo che venivano puntati verso la fonte del suono per catturarlo e trasportarlo all’interno dell’orecchio.

Nel secolo scorso l’artigianato ha ceduto il passo alla tecnologia elettronica. Nel 1913, Siemens fu una delle prime aziende a offrire apparecchi acustici con amplificatori a valvole. Questi primi apparecchi erano grandi quanto un pacchetto di sigarette e dunque poco pratici e non indossabili. Il Modello 56 di Acousticon, a metà degli anni ‘20, fu uno dei primi apparecchi veramente portatili, sebbene fosse piuttosto pesante. Alcuni dei progressi tecnologici si ebbero nel dopoguerra con il Miniature 75 di Zenith, di dimensioni tascabili, che favorì il processo di transizione verso protesi sempre più piccole ed efficienti.

Negli anni ’50 i transistor portarono a miglioramenti sorprendenti negli apparecchi acustici in termini di dimensioni e prestazioni. È qui che nascono le attuali definizioni degli apparecchi acustici BTE (Behind The Ear), cioè apparecchi acustici retro auricolari. Il passo successivo è stato quello di inserire gli apparecchi acustici nell’orecchio (ITE, In The Ear) e poi, man mano che diventavano sempre più piccoli, nel canale uditivo (ITC, In The Canal). Ora gli apparecchi acustici possono essere inseriti completamente nel condotto uditivo (CIC, Completely In Canal).

Fino ai primi anni ’90, la maggior parte degli apparecchi acustici era ancora analogica e consisteva in un microfono, un amplificatore e un altoparlante. Ma grazie ai componenti miniaturizzati per computer e alla tecnologia di elaborazione audio alla fine degli anni ’80 è nato il primo apparecchio acustico digitale.

Gli apparecchi acustici digitali

Oggi tutti gli apparecchi acustici sono completamente digitali. Utilizzando la potenza dei microchip sono in grado di elaborare i suoni in ingresso in maniera sofisticata per amplificare alcune frequenze e attenuarne altre.

Ormai tutti gli apparecchi acustici di ultima generazione offrono un ascolto sempre più naturale e sono personalizzabili nelle diverse situazioni di vita quotidiana. Attraverso un’app dedicata è possibile selezionare non solo il volume ma anche applicare filtri per ottimizzare l’ascolto. In ogni situazione l’apparecchio acustico calibra opportunamente i suoni in entrata amplificando il parlato e attenuando i rumori di fondo come il brusio nei locali affollati.

Grazie alla tecnologia Bluetooth gli apparecchi acustici si collegano tra di loro per un suono più omogeneo e si connettono con tutti i dispositivi audio compatibili, come il telefono, la TV o il computer. E così si possono fare telefonate a mani libere, trasmettendo l’audio direttamente negli apparecchi acustici, così come il sonoro della televisione.

Inoltre, la miniaturizzazione dei processori li ha resi sempre più piccoli e leggeri. Anche gli apparecchi acustici retro auricolari, che si indossano dietro il padiglione, vengono realizzati in differenti tonalità per adattarsi al colore dei capelli e dell’incarnato per essere sempre più discreti.

Infine, ultima rivoluzione a fare la sua apparizione nel mondo degli apparecchi acustici riguarda le modalità di ricarica. Se tradizionalmente gli apparecchi acustici sono alimentati con pile usa e getta, da 6 anni sono arrivati sul mercato gli apparecchi acustici ricaricabili. La prima azienda a realizzarli è stata la svizzera Phonak nel 2016. Le dimensioni e le funzioni rimangono analoghe, ma a vincere è la praticità. Infatti gli apparecchi acustici vengono riposti ogni sera in un’apposita custodia che funziona da caricabatteria. È sufficiente lasciarli in carica durante la notte per avere una giornata intera di utilizzo.

In futuro gli apparecchi acustici saranno ancora più piccoli, tecnologicamente avanzati e personalizzati per adattarsi sempre più alle esigenze di ascolto di ogni persona.


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