Tutti vorrebbero un apparecchio acustico “invisibile”, che si nasconda completamente all’interno del condotto uditivo. La pubblicità martellante, le esigenze estetiche e il desiderio di mascherare il proprio problema sono i motivi principali che spingono le persone verso gli apparecchi acustici “invisibili”. Ma gli apparecchi acustici invisibili sono davvero i migliori?
Cos’è un apparecchio acustico invisibile?
Con apparecchio acustico “invisibile” si intende un dispositivo che si applica interamente nel condotto uditivo per non essere praticamente visibile dall’esterno. Il termine “invisibile” non è propriamente corretto perché una parte dell’apparecchio acustico è comunque visibile, anche se a un occhio molto attento.
Intrauricolare (o endoauricolare) è il termine tecnico per questa categoria di protesi acustiche che utilizzano circuiti molto simili alle sorelle “esterne”, retroauricolari, da posizionare dietro al padiglione dell’orecchio. Gli intrauricolari possono essere a inserzione più o meno profonda, dai CIC (Completely-In-the-Canal) che hanno una parte visibile, anche se con fatica, alle più profonde e discrete IIC (Invisible-In-the-Canal), sino agli apparecchi semi fissi (gli unici realmente invisibili), la cui applicazione può essere fatta solo con l’ausilio di un microscopio audiologico.
Meglio un apparecchio invisibile o un classico retroauticolare?
La risposta non è semplice. Come sempre dipende dal problema audiologico, dallo stile di vita e dalle esigenze di chi lo indossa.
Apparecchi acustici invisibili
Se il quadro audiologico lo consente e se l’esigenza principale è quella estetica ci si orienterà verso gli apparecchi acustici “invisibili”che però proprio per il loro posizionamento interno all’orecchio presentano alcune controindicazioni. L’apparecchio di fatto chiude il condotto auricolare imprigionando i suoni tra l’apparecchio acustico e il timpano. Ciò può creare un ascolto rimbombante e troppo ricco dei suoni esterni e della propria voce, particolarmente evidente nelle sordità lievi.
Inoltre pochi sanno che gli apparecchi acustici intrauricolari devono essere realizzati su misura, per potersi adattare alla forma del condotto uditivo. L’audioprotesista realizza un calco in pasta di silicone che aderisce perfettamente al condotto e al padiglione auricolare, dal quale viene realizzata la forma del guscio dell’apparecchio.
L’operazione è assolutamente indolore e dura pochi minuti, ma questo significa che bisogna attendere qualche giorno per poter indossare questi apparecchi. Il tempo necessario per la realizzazione del guscio personalizzato, proprio come accade per l’acquisto di un paio di occhiali multifocali.
Gli apparecchi acustici invisibili sono dunque imbattibili per l’estetica, ma richiedono un periodo di adattamento più lungo rispetto ai retroauricolari, non sempre soddisfacente per il paziente. Per questo motivo l’audioprotesista deve illustrare bene al paziente i vantaggi e i punti deboli degli apparecchi acustici endoauricolari, per evitare motivi di insoddisfazione.
Non bisogna sottovalutare anche le modalità di ricarica. Infatti gli “invisibili” sono disponibili solo con pile usa e getta, anch’esse piccolissime. Più le batterie sono piccole, minore è la loro durata con la conseguente necessità di doverle cambiare molto più frequentemente, a volte anche ogni 2/3 giorni a seconda del loro utilizzo.
Apparecchi acustici retroauricolari
Gli apparecchi acustici retroauricolari invece, pur essendo leggeri e piccolissimi, non sono invisibili proprio perché si indossano dietro il padiglione auricolare. Ma oggi la tecnologia tende sempre più verso la miniaturizzazione dei processori e dei microfoni, tanto che anche i retroauricolari stanno diventando sempre più piccoli e discreti. Le case produttrici li realizzano in differenti colori per mimetizzarsi con la tonalità dei capelli e dell’incarnato.
Gli apparecchi acustici retroauricolari inoltre sono imbattibili per funzioni e tecnologia. La loro dimensione se pur ridotta, ma comunque maggiore dei piccolissimi invisibili permette di dotarli di funzioni quali il collegamento wifi con qualsiasi dispositivo audio come telefono tv e computer, la gestione tramite app dedicata e la disponibilità in modalità ricaricabile.
In conclusione…
In definitiva l’apparecchio acustico migliore per caratteristiche, qualità e semplicità d’uso è quello retro auricolare perché fornisce funzionalità avanzate per un comfort d’ascolto e di utilizzo ottimale in ogni situazione.
Se invece l’estetica è prioritaria e imprescindibile la scelta cade sugli apparecchi acustici intrauricolari “invisibili” con la consapevolezza di rinunciare a funzioni utili come la connessione wireless e la ricarica.
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